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MI PRESENTO

Quando ero bambina bastava un libro per rendermi felice. Tra tutti, i miei preferiti erano quelli che raccontavano storie di riscatto e ribellione.
Una volta cresciuta, mi sono avvicinata alla psicologia, fiduciosa che, attraverso lo studio e l’acquisizione di metodi, l’intima certezza nelle possibilità di cambiamento personale potesse trasformarsi in una professione al servizio degli altri.
Diversi anni dopo, i miei gusti letterari non sono cambiati, tantomeno le mie convinzioni.
Come psicologa psicoterapeuta, oggi mi dedico all’attività clinica presso il mio studio a Firenze e online. In parallelo, mi occupo di formazione e ricerca su tematiche legate alla salute. Un lavoro che mi porta a incontrare molte persone, ognuna con la sua storia, che accolgo con cura e dedizione.
ESPERIENZE PROFESSIONALI E FORMAZIONE
2023
Master in Metodologie della ricerca autobiografica, pratiche di narrazione, educazione degli adulti: per le professioni educative, scolastiche, culturali e di cura presso l’Università degli Studi di Firenze
2021 – AD OGGI
Ricerca, formazione e supporto nell’ambito dello screening oncologico
2019 – 2021
Terapia di gruppo rivolta a uditori di voci
2018 – 2019
Tutoraggio e formazione in percorsi professionalizzanti per adolescenti che non hanno completato il ciclo scolastico
2018
Diploma di Specializzazione in Psicoterapia cum laude presso la Scuola di Psicoterapia Interattivo-cognitiva di Padova
2017
Iscrizione alla SIPI – Società Italiana di Psicoterapia Interazionista
2016 – 2021
Formazione, supporto e docenza in ambito organizzativo (reparti ospedalieri, residenze sanitarie assistite, REMS, istituti penitenziari, istituti scolastici..)
2015 – oggi
Libera professione
2015
Abilitazione all’esercizio della professione come psicologa e iscrizione all’Ordine degli Psicologi della Toscana
2013
Laurea Magistrale in Psicologia Clinico-Dinamica cum laude presso l’Università degli Studi di Padova
2011
Laurea Triennale in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Firenze
MODELLO TEORICO

Sistematizzato in Italia a partire dalla teoria dell’Interazionismo Simbolico, il Modello Interazionista si fonda sull’assunto che i vissuti psicologici possano essere compresi alla luce dei valori e delle emozioni che la persona esprime, dei ruoli che ricopre nella sua vita e dei contesti socio-culturali che abita. Si tratta di un approccio non normativo, teso a riconoscere agli individui un ruolo attivo nella costruzione della loro esperienza e a valorizzare l’unicità di ogni biografia.
Un terapeuta interazionista si muove all’insegna del pluralismo teorico e del pragmatismo conoscitivo, in quanto è orientato alla soluzione dei problemi e non alla ricerca delle cause. Con questo obiettivo può utilizzare, integrandole entro un riferimento costruttivista, metodiche cognitive, narrative, strategiche e olistiche.
- Blumer, H. (1969). La metodologia dell’Interazionismo Simbolico.
- Salvini, A., & Dondoni, M. (Eds.) (2011). Psicologia clinica dell’interazione e psicoterapia.
- Romaioli, D. (2013). La terapia multi-being. Una prospettiva relazionale alla psicoterapia.
- White, M. (1992). La terapia come narrazione.
- Nardone, G., & Watzlawick, P. (1992). L’arte del cambiamento.
IL MIO LAVORO

CONSULENZA PSICOLOGICA
E PSICOTERAPIA
Nel mio studio a Firenze e online, mi occupo di consulenza psicologica e psicoterapia per individui, coppie e famiglie.
A volte la vita mette alla prova e, in questi momenti, capita di provare disperazione, rabbia, frustrazione, o più semplicemente, indecisione. Chiedere aiuto a unə professionista non sempre è facile, ma può rappresentare il passo decisivo verso una vita più serena, soddisfacente e percepita come autentica rispetto alle proprie necessità.
Durante gli incontri mi impegno a creare uno spazio libero, dove anche i sentimenti più dolorosi e scomodi possono trovare espressione. Allo stesso tempo, ilarità e ironia trovano il loro posto. Credo infatti che, anche in terapia, profondità e leggerezza possano convivere.
Vivo il ruolo di terapeuta, non come una “guida” che indica “la via”, ma come un’alleata che mette a disposizione le proprie competenze e, attraverso un dialogo aperto con chi si rivolge a me, lə aiuta a raggiungere obiettivi personalmente significativi.
La possibilità di rivolgersi a unə psicologə può essere utile, non solo nei momenti di sofferenza acuta, ma anche quando si desidera migliorare alcuni aspetti specifici della propria vita. In questi casi, gli obiettivi di lavoro sono più circoscritti, ma l’approccio metodologico non cambia.
I primi colloqui, oltre che per la conoscenza reciproca, sono fondamentali per consentirmi di comprendere le ragioni della richiesta e tracciare insieme il percorso che faremo.
Ogni cammino è unico, non esistono strade predefinite, ma la collaborazione è sicuramente uno degli ingredienti essenziali per la riuscita di un processo di crescita e cambiamento.
- Sofferenza e dubbi esistenziali legati ad aspetti identitari, aspettative di ruolo o momenti particolari del proprio percorso di vita;
- Stima di sé e autorealizzazione in ambito scolastico, lavorativo, relazionale;
- Immagine di sé e rapporto con il proprio corpo;
- Manifestazioni sintomatiche quali ansia generalizzata, attacchi di panico, fobie specifiche, depressione e stati oscillatori dell’umore;
- Allucinazioni di natura psicogena;
- Difficoltà legate all’identità di genere e/o all’orientamento sessuale;
- Aspetti relazionali, gestionali e comunicativi della genitorialità o connessi alla procreazione;
- Vissuti psicologici in condizioni di malattia, disabilità e/o handicap;
- Relazioni amorose, affettività e sessualità;
- Problemi correlati all’uso di sostanze e/o dipendenze comportamentali.
FORMAZIONE
Impiegare il proprio tempo per formarsi dovrebbe rappresentare un investimento in termini di qualificazione, consapevolezza personale e, non meno importante, motivazione. Eppure a chi non è mai capitato di terminare una formazione sentendosi insoddisfattə?
Per scongiurare di queste delusioni ed essere efficace, un intervento formativo dovrebbe ambire a tre obiettivi principali: diffondere conoscenza, promuovere competenze e generare coinvolgimento.
Per queste ragioni, mi approccio alla formazione seguendo alcuni passaggi determinanti.
Il primo prevede l’analisi dei bisogni formativi delle persone coinvolte, così da rispondere alle loro reali esigenze e aspettative. Successivamente, individuo i contenuti più rilevanti in relazione al contesto in cui la formazione si svolgerà, affinché ogni partecipante possa cogliere l’utilità concreta di ciò che apprende. Infine, scelgo modalità e strumenti didattici adatti alla composizione del gruppo di discenti e alla natura dei contenuti da trasmettere, in modo da facilitarne l’assimilazione.
Credo che solo rispettando queste premesse un intervento formativo possa risultare davvero utile, stimolante e, quando possibile, anche divertente!

FAQ
Lo psicologo, oltre ad avere una laurea magistrale in psicologia, ha superato l’esame di stato abilitante alla professione. Lo psicoterapeuta, in aggiunta alla qualifica di psicologo, ha un diploma di specializzazione in psicoterapia ottenuto dopo aver svolto quattro anni di formazione teorico-pratica.
Le persone a noi vicine sono insostituibili! È vero però che solo uno sconosciuto può avvicinare la tua esperienza con mente aperta e senza essere condizionato da aspettative personali.
Alcuni eventi sono immutabili, certo. Ciò non significa che lo sia anche il nostro modo di sentirci rispetto a ciò che accade indipendentemente dalla nostra volontà.
Alcuni sin dal primo colloquio formulano una richiesta chiara, altri necessitano di tempo per dar forma ai propri sentimenti. Se vuoi, le parole le possiamo cercare insieme.
Fortunatamente per i giudizi e le sentenze esistono i tribunali, tra le mura di uno studio di psicoterapia ogni esperienza è legittima.
Ogni paziente è liberə di scegliere se raccontare del suo percorso e con chi farlo. Al contrario, tuttə i professionisti sono tenutə a tutelare la privacy dei loro assistiti secondo le norme previste dal codice deontologico di categoria.
Assolutamente no. Sarà però necessaria la sottoscrizione del consenso informato da parte di chi esercita la responsabilità genitoriale.
Esiste una sola risposta deontologicamente corretta: molto dipende dalla natura del problema. Alcuni percorsi si concludono in una manciata di sedute, altri necessitano di più tempo. Sicuramente partire dall’analisi dei bisogni ci consente di definire degli obiettivi e di fare bilanci durante il percorso.
Certo! Quelle psicologiche rientrano a tutti gli effetti tra le prestazioni sanitarie, dunque sono esenti Iva e scaricabili al 19%.